La diagnosi, gli esami e la terapia

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La diagnosi

Per una buona riuscita della diagnosi e per la terapia da utilizzare, è sempre importante raccogliere anamnesi dettagliate del paziente; bisogna tenere conto (come in molte altre malattie) elementi quali la familiarità (alcune malattie dermatologiche hanno un substrato ereditario come, ad esempio, psoriasi, vitiligine, dermatite atopica, neurofibromatosi), e i fattori di rischio (i raggi solari provocano cheratosi e sono indiziati come causa di melanomi).
L’esposizione a raggi utilizzati nei reparti di radiologia e radioterapia è causa nota di radiodermatite nel personale addetto, mentre i raggi ultravioletti, usati a scopo estetico, sembrano sufficientemente sicuri. La comparsa della porfiria può essere associato all'abuso di alcolici, i xantomi cutanei (Tumefazione cutanea in forma di placche di colore giallo) possono essere causati dall'ipercolesterolemia, ed il fumo favorisce la formazione delle rughe.
Per il completamento di una buona diagnosi è necessario sapere: la durata, le caratteristiche iniziali e l’evoluzione della lesione, la velocità di accrescimento, l’esposizione a fattori lesivi, le abitudini alimentari e voluttuarie, la presenza di allergie, i luoghi frequentati, le notizie su altre persone possibili fonti di contagio (nel caso di funghi).
Molte di esse possono essere diagnosticate attraverso il solo esame fisico. L'esame obiettivo deve includere l'ispezione delle unghie e delle zone poco accessibili a un autoesame (esempio, mucosa orale, regione anogenitale, cuoio capelluto). La diagnosi richiede l'identificazione morfologica delle lesioni cutanee primitive e secondarie.



Gli esami

- biopsia cutanea;
- esami del sangue e delle urine;
- esame microscopico del materiale desquamativo;
- luce di Wood;
- tampone cutaneo con antibiogramma.



La terapia

Anche le terapie da utilizzare variano a seconda del tipo di patologia da curare.

Per alcune malattie è necessario utilizzare il laser a luce pulsata intensa (per curare tradizionali macchie scure).
Altro strumento tecnologico è quello utilizzato per trattare alcune cicatrici dovute all’acne con il Needling, non è altro che una specie di rullo caratterizzato da numerosi e microscopici aghi capaci, non di eliminare il problema, ma di ridurlo sensibilmente. A proposito di acne Ayala si ricorda anche l’importanza della medicina di genere, considerato che alcuni farmaci, come i retinoidi, difficilmente possono essere dati in terapia alle donne in età fertile perché teratogeni, mentre possono trarre buoni risultati da una terapia ormonale.
Mentre per la cura di malattie bollose, le terapie da adottare sono diverse e più complicate, visto che sono malattie che possono diventare sistemiche e coinvolgere gli organi interni.

Una ricerca moderna sta elaborando una nuova teoria che sembra suggerire l’ipnosi.
Infatti la pelle contiene molte teminazioni nervose che sono strettamente collegata al cervello. La pelle usa questi stretti legami con il sistema nervoso e reagisce a eventi riflessi ed emotivi. Questo significa che è possibile, attraverso l'ipnosi, educare a riprogrammare i segnali che la mente (sub-cosciente) invia alla pella. In sostanza, quando lo stress nella nostra vita aumenta, e noi cerchiamo di bloccare le difficoltà emotive, la pelle reagisce.
Molto spesso non riusciamo ad esprimerlo a parole, allora il linguaggio emozionale può essere espresso da un aspetto di eruzioni cutanee, eczema o di un focolaio di psoriasi. La scoperta interessante che è stata fatta e sottoposta, pare che sia dovuta alla capacità del corpo di trasformare le idee i sentimenti e le fantasie, da irreali a realtà. E qui che l’ipnosi può intervenire e contribuire a curare le malattie della pelle nei pazienti con afflizioni psicosomatiche che non rispondono ad altri approcci più semplici.
Nella dermatologia l’ipnosi é poco utilizzata, ma in pazienti selezionati può diminuire o eliminare i sintomi, ed in alcuni casi può indurre remissioni durature.
Queste sono alcune malattie della pelle, dove l’ipnosi ha avuto una buona percentuale di guarigione: verruca vulgaris, psoriasi, dermatite atopica, orticaria, acne, alopecia areata, eritrodermia congenita ittiosiforme, dermatite, eritromelalgia, foruncoli, glossodinia, herpes simplex, iperidrosi, ittiosi vulgaris, lichen planus, neurodermatite, dermatite nummulare, nevralgia posterpetica, prurito, rosacea, tricotillomania, vitiligine.

Altre cure potenzialmente utilizzate per le patologie cutanee sono quelle eseguite attraverso le acquae termali.
In Italia il primo presidio termale più conosciuto per queste patologie, sono le terme a Comano; in questo centro le patologie comuni sono la psoriasi, gli eczemi, la dermatite atopica e allergica. La terapia consiste in un bagno al giorno, o due (se non cointroindicate da parte del medico), nelle forme più resistenti il bagno viene associato con l’esposizione controllata ai raggi UVB (balneofototerapia). Il ciclo termale ottimale secondo i protocolli di cura prevede 25 bagni e comunque almeno 15 bagni.